11 aprile 2016

La riproduzione dei diamanti mandarino

L’accoppiamento, la nascita e la crescita dei cuccioli sono tra gli aspetti più affascinanti degli animali e se volete assistere a tutto ciò a casa vostra, il diamante mandarino è l’animale che fa al caso vostro. Infatti, leggendo questo articolo, potrete facilmente capire come far riprodurre i diamantini ed applicare i nostri consigli a casa vostra. Prima però è necessario che abbiate le conoscenze necessarie per allevare questi fantastici uccelli, per cui vi invitiamo a leggere Come allevare diamanti mandarino - Le basi, se non lo avete già fatto.
I diamanti mandarino si riproducono tutto l’anno, tuttavia le stagioni in cui potrete avere più successo sono la primavera e l’autunno in cui il clima non è né troppo caldo né troppo freddo (specialmente se tenete la gabbia all’aperto).

Come distinguere un diamantino maschio o femmina
Come nella maggior parte delle specie animale, anche nei diamanti mandarino i maschi devono conquistare le femmine grazie al loro aspetto. Questo è il motivo per cui i maschi si riconoscono dalle guance colorate, il petto striato, i fianchi che presentano dei pallini bianchi e il becco rosso. Le femmine, invece, hanno il piumaggio di un colore uniforme, hanno solo una striscia nera sotto entrambi gli occhi e il becco è arancione. Questi sono i tratti che caratterizzano le mutazioni più comuni; esistono infatti numerose eccezioni, che sono però abbastanza rare. È necessario prestare particolare attenzione ai diamantini con mutazione bianca (a volte chiamata impropriamente albina). Questi esemplari presentano un piumaggio totalmente bianco (senza nemmeno la striscia nera sotto gli occhi), in quanto non si manifesta alcuna melanina. Per cui non è facile distinguere i due sessi; un modo per farlo è osservare il colore del becco. Quindi diffidate di chi vi vende un diamante mandarino completamente bianco come femmina, dicendo “se è bianco è sicuramente femmina”.


Quando far accoppiare i diamantini
L’età migliore per far riprodurre i diamanti mandarino è di almeno nove mesi, anche se sarebbe meglio aspettare l’anno di vita. Infatti i nostri amici devono avere la giusta robustezza per affrontare il periodo d’accoppiamento, impegnativo e delicato. È opportuno evitare riproduzioni precoci che potrebbero dare vita a pulcini deboli o con problemi fisici. Inoltre vi consigliamo di aspettare una o due settimane da quando avete messo la coppia di diamanti mandarino nella gabbia, così gli uccellini hanno il tempo di ambientarsi e di sviluppare il giusto affiatamento.

Il nido
Potete trovare il nido adatto ai diamantini in tutti i negozi per animali e nei grandi supermercati. Dovete scegliere tra due tipologie di nido: i nidi detti a pera e i nidi a cassetta. I nidi a pera sono la tipologia più amata dai diamanti mandarino, quindi avrete una maggior probabilità di riproduzione. Tuttavia, essi presentano degli svantaggi, quali la scomodità di pulizia e di monitoraggio per voi e il ridotto spazio per gli uccelli. I nidi a cassetta, invece, sono più spaziosi e hanno un coperchio che facilita il monitoraggio e la pulizia del nido, ma sono meno preferiti dai diamantini. Posizionate il nido in un punto in alto della gabbia e lasciatelo così com’è per uno o due giorni, cioè il tempo necessario perché i nostri amici capiscano la sua funzione e inizino a pensare a come imbottirlo. A questo punto potete aggiungere il materiale necessario a costruire il nido che è costituito da fili di juta e cotone e può essere acquistato in tutti i negozi per animali. Attaccate alle sbarre della gabbia il contenitore del materiale, così il maschio comincerà la costruzione del nido, andando avanti e indietro senza sosta, finché il lavoro non sarà completato. Alla fine il nido si presenterà imbottito del morbido materiale, adatto ad accogliere le uova.

La riproduzione
Quando saranno pronti, i diamanti mandarino procederanno con l’accoppiamento e dopo poco tempo la femmina deporrà il primo uovo. Le uova vengono deposte con una frequenza di circa uno al giorno e si può avere un numero di uova che varia da 2 a 8. Sia il maschio che la femmina iniziano a covare generalmente dopo la deposizione del terzo uovo. A questo punto è importante rimuovere il materiale di costruzione del nido rimasto in eccesso, per evitare che il maschio continui a riempire il nido, sotterrando così le uova. D’ora in poi dovete inoltre lasciare il pastoncino all’uovo sempre disponibile ai diamantini, in quanto hanno bisogno di energie e di proteine per superare questa faticosa fase. Il pastoncino sarà anche l’alimento di base dei pulcini, soprattutto nei primi giorni di vita. Il periodo di cova dei diamanti mandarino dura 15-20 giorni, al termine del quale le uova si schiuderanno (non necessariamente tutte) e nasceranno i cosiddetti pulli, i quali verranno tenuti al caldo e nutriti dai genitori. Sentirete, sempre più chiaramente, i versi dei nuovi nati, che cercano in ogni modo di attirare l’attenzione della mamma e del papà per ricevere il cibo. I pulli hanno inizialmente una peluria molto rada, che si trasformerà in un piumaggio completo in 20-30 giorni, dopodiché i piccoli diamantini cominceranno a uscire dal nido. Ora è importante osservare e capire quando i piccoli diventano capaci di mangiare da soli; nel momento in cui si è sicuri di questo fatto, devono essere separati dai genitori, altrimenti cominceranno a scacciarli e ad aggredirli, perché desiderano cominciare una nuova riproduzione.

La riproduzione dei diamantini in voliera
Se i vostri diamantini vivono in una voliera e non in una gabbia, potete comunque farli riprodurre, seguendo questi consigli. Il numero dei nidi deve essere circa il doppio delle coppie presenti nella voliera, in modo tale che ciascuna coppia scelga quello che preferisce. I nidi vanno posizionati nella parte alta della voliera ed è necessario fornirgli il materiale e il pastoncino, come per la riproduzione in gabbia. Ovviamente la quantità sarà maggiore, proporzionalmente al numero di coppie. La riproduzione in voliera dei diamanti mandarino ha il grande vantaggio di avere più probabilità di avvenire, essendo presenti più coppie. Lo svantaggio è uno stress maggiore per i genitori, che, oltre a pensare alla cova e alla cura dei pulcini, hanno il dovere di difendere il nido dagli altri uccelli (vedrete sempre uno dei due genitori di guardia fuori dal nido, pronto a scacciare chiunque si avvicini).

Durante tutto il periodo della riproduzione, soprattutto durante la cova, è fondamentale lasciare il più possibile tranquilli i diamantini, limitandosi a fare le operazioni basilari, quali cambiare l’acqua, mettere il cibo e fare la pulizia. Fate attenzione e siate il meno invasivi possibile, in quanto la presenza di disturbi può indurre la coppia ad abbandonare le uova.
Attenzione! La riproduzione comporta uno sforzo elevato per i diamantini, quindi meglio evitare di farli riprodurre più di 3-4 volte all'anno, per mantenerli in buona salute.

2 aprile 2016

Come allevare un cincillà - Le basi

Affetto, docilità e compagnia! Se sono queste le cose che cercate in un animale per la vostra casa, il nostro consiglio è di buttarsi sul cincillà. Questo roditore di origine sudamericana era in passato cacciato per la sua pelliccia. Oggi è diventato un amatissimo animale domestico, non eccessivamente impegnativo da allevare e totalmente inodore. La vita media di un cincillà è intorno ai 15 anni, per cui, se accudito in maniera corretta, potrete avere un simpatico coinquilino per molto tempo. Leggendo questo articolo acquisirete le conoscenze adeguate su come allevare un cincillà a casa vostra.

Dove acquistarlo
I cincillà si trovano in molti negozi di animali, soprattutto quelli specializzati in roditori. Tuttavia, qui i prezzi sono molto alti (da 120 a 200 € per un grigio standard) ed è probabile che non siano tenuti bene; quindi potremmo avere a che fare con cincillà diffidenti dall’uomo oppure con problemi di salute. Il nostro consiglio è quello di acquistarli da privati, dove potrete trovare cincillà più docili e affettuosi, a metà prezzo. Un’alternativa è quella di contattare agenzie di adozione (ad esempio visitate il sito dell’Oipa Italia Onlus).

La gabbia
La gabbia per cincillà deve essere molto spaziosa, il più grande possibile. Questi roditori amano saltare e arrampicarsi, quindi la gabbia deve essere sviluppata in altezza e prevedere la presenza di più piani distanziati di 30-40 cm. Le minime dimensioni della gabbia per un singolo cincillà sono 90 x 50 per la base e 100 cm per l’altezza. Nonostante i cincillà sarebbero in grado di passare da un piano all’altro saltando o arrampicandosi, è comunque consigliato aggiungere scale, tubi, scivoli o ponti di collegamento, per evitare brutte cadute e infortuni. Il fondo deve essere ricoperto da materiale assorbente e naturale, ad esempio si consiglia tutolo di mais, pellet in legno per animali o pellet in paglia. Assolutamente da evitare la sabbia per la lettiera per gatti, infatti la polvere liberata è dannosa per le vie respiratorie dei vostri roditori. Attenzione: sul fondo non ci devono essere griglie metalliche, perché i cincillà rischiano di incastrare le zampine. L’interno della gabbia per un singolo esemplare deve contenere: un portafieno, un beverino (a goccia o a spillo), una ciotola per il cibo, una casetta e una ruota. Vi consigliamo di comprare una ciotola del cibo che possa essere fissata alle sbarre, altrimenti si rischia che il cincillà rovesci il cibo continuamente. La casetta sarà il rifugio del nostro amico e, quindi, meglio posizionarla in un posto riparato e sicuro. Invece la ruota è importante per l’esercizio fisico e lo svago del cincillà; attenzione a non comprarne una a sbarre (le zampine possono incastrarsi anche qui). Se lo desiderate, potete aggiungere amache, tane e altri nascondigli, ma non fatevi prendere troppo la mano, poiché al cincillà serve uno spazio libero ampio per muoversi. Dato che i cincillà amano rosicchiare ogni cosa che trovano, tutti gli elementi interni della gabbia devono essere fatti di materiali che non lo permettano. Infatti dovete evitare che i cincillà ingeriscano sostanze tossiche e anche che gli oggetti si deteriorino. Sconsigliati dunque il legno e la plastica leggera.

Dove mettere la gabbia
La gabbia del cincillà deve essere posizionata in un ambiente tranquillo della casa, lontano da correnti d’aria e non esposto alla luce diretta del sole. Questi piccoli roditori stanno bene ad una temperatura intorno a 20 °C e in condizioni di bassa umidità. Non mettete la gabbia in camera da letto, perché i cincillà sono animali prevalentemente notturni e il sogno di avere un affettuoso animale da compagnia, si trasformerà in un incubo.

L’alimentazione
Il cincillà è un animale erbivoro, per cui la sua dieta deve essere ricca di fibre e povera di grassi. L’alimentazione dei cincillà ha come base il fieno, che si acquista in qualsiasi negozio per animali e bisogna assicurarsi che sia verde, non sia ricoperto da polvere, sia profumato e privo di muffe. Dovrete far in modo che il cincillà abbia disponibile il fieno 24 ore su 24. Inoltre ogni giorno è necessario fornirgli dei pellet appositi per cincillà, che devono avere un contenuto di fibre almeno del 20%. Consigliamo di leggere attentamente gli ingredienti elencati sulla confezione e verificare che non contengano cereali, semi o frutta secca. Per un cincillà sono sufficienti due cucchiai al giorno di pellet, per garantire il giusto apporto di fibre, proteine, vitamine e sali minerali. Se poi volete viziare il vostro amico, potrete offrigli un pezzettino di verdura o frutta, ma non più di 1 o 2 volte la settimana, dato l’alto contenuto di acqua e zuccheri. Frutta e verdura devono essere sempre lavate, asciugate e mai fredde di frigorifero; consigliamo di dare al cincillà carote, finocchi, radicchio, mele, pere e albicocche.

…e poi?
Prendersi cura di un cincillà richiede un piccolo impegno quotidiano. Infatti ogni giorno dovrete pulire il beverino e cambiare l’acqua, riempire il portafieno e la ciotola con due cucchiai di pellet. È anche utile lasciare a disposizione del cincillà una pietra porosa o dei legnetti (o entrambi) che i cincillà usano per limarsi i denti e sfogare la voglia di rosicchiare qualsiasi cosa. Dovete evitare di dare legnetti provenienti da alberi trattati con pesticidi o tossici per i cincillà; si suggeriscono ad esempio legni di salice, pioppo, betulla, nocciolo e melo. Il consiglio è di fare queste operazioni alla sera, in modo che di notte il cincillà abbia tutto il cibo a sua disposizione.
Il cincillà non deve mai essere bagnato, perché sul pelo potrebbero formarsi muffe oppure l’animale potrebbe ammalarsi. La pulizia, quindi, deve essere a secco: una volta ogni due giorni (anche se sarebbe meglio tutti i giorni) il cincillà dovrà fare dei bagni di sabbia. Nei negozi per animali potrete acquistare la sabbia apposita per il bagno, la quale dovrà essere versata in una vaschetta e posta nella gabbia. Lasciate che il cincillà si rotoli all’interno di essa per 10-15 minuti e poi toglietela, di modo che verranno eliminati i grassi accumulati sulla pelliccia. La stessa sabbia può essere utilizzata per 7-10 giorni dopodiché deve essere cambiata.
Una pulizia quotidiana dei piani e del fondo dagli escrementi gioverà sia alla salute dei vostri cincillà che all’estetica della gabbia; una volta a settimana è necessaria una pulizia generale: cambiate il materiale di fondo, pulite e disinfettate i ripiani e le parti sporche della gabbia.

Come comportarsi con il cincillà
Per il benessere fisico del vostro cincillà, per farlo divertire e per divertire anche voi, fatelo uscire dalla gabbia per 1 o 2 ore al giorno; sarebbe meglio la sera, quando è più attivo. La stanza in cui lo lasciate libero deve essere priva di pericoli e nascondigli e dovrete sorvegliarlo sempre per evitare che si metta nei guai o che decida di rosicchiare qualcosa come mobili, muri o cavi elettrici.
Il carattere dei cincillà varia da esemplare a esemplare, così com’è tra noi umani, quindi ci sono quelli più dolci e affettuosi, che amano farsi accarezzare e coccolare, e quelli più riservati. Vi consigliamo di abituarli al contatto con voi fin da piccoli, così potrete rimuovere le paure e le diffidenze. Tuttavia non cercate troppo la loro attenzione, lasciateli in pace se lo desiderano e rispettate la loro volontà e il loro carattere.


Quando si entra in contatto con un cincillà domestico, occorre essere delicati e discreti, in quanto sono animali che si spaventano facilmente. Per cui è assolutamente inopportuno fargli qualunque tipo di dispetto, come tirargli la coda, le orecchie o il pelo. Se date al cincillà affetto, dolcezza e rispetto, con pazienza sarete ricambiati.