6 dicembre 2017

Labrador: informazioni, carattere, acquisto e come prendersi cura

Una delle razze di cane più apprezzate ed amate in tutto il mondo è sicuramente il Labrador Retriver, o più comunemente Labrador. Questo suo successo è dovuto ai tanti aspetti positivi di questa razza. Leggendo questo articolo potrete scoprire numerose informazioni (come l’aspetto, il carattere ecc.) e come prendersi cura di un Labrador, dall’acquisto del cucciolo alla fase adulta.

L'aspetto
Il cane Labrador è caratterizzato da una corporatura robusta, con un’ampia cassa toracica e un collo massiccio. La testa è larga, contraddistinta da un ampio tartufo e da occhi di media grandezza, il cui colore può essere marrone o nocciola (o raramente azzurro). Le orecchie sono pendenti sulla testa e sono anch’esse di media grandezza. La coda è ricoperta da pelo ed è molto spessa alla base e via via più sottile. I Labrador sono cani a pelo corto e denso ed accarezzandoli ci si accorge che è piuttosto ruvido. Il mantello può presentarsi in tre diversi colori: giallo, nero o marrone (anche detto chocolate). La taglia del Labrador è considerata grande, con un’altezza ideale al garrese di 56-57 cm per i maschi e 54-56 cm per le femmine ed un peso ideale di 29-36 kg per i maschi e 25-32 kg per le femmine.



Le attitudini
Il Labrador è una razza di cane molto intelligente, in grado di imparare in fretta molte cose. Per questo motivo i Labrador sono considerati cani piuttosto facili di addestrare. Sono cani molto agili, ma allo stesso tempo forti e possenti, con un grande amore per l’acqua. Sono dotati di un ottimo fiuto e perciò vengono spesso utilizzati come cani da caccia e soprattutto da riporto. È però quello di animali da compagnia l’aspetto che li rende cani molto amati al giorno d’oggi. I Labrador possono adattarsi bene a vivere in appartamento, ricordatevi però che hanno bisogno di una giusta dose di movimento ogni giorno, soprattutto da adulti.

Il carattere
Il carattere dei Labrador è uno degli aspetti più positivi di questa razza. Si tratta infatti di cani molto docili, socievoli ed equilibrati, adatti dunque alla vita in famiglia. Sono notoriamente amici dei bambini, grazie alla loro natura giocherellona e mai aggressiva. I Labrador non cercano mai liti con altri cani e sono anche adatti a convivere sotto lo stesso tetto di altri animali. Non sono mai inutilmente timidi e amano fare qualsiasi attività purché siano in compagnia.

Un cane adatto a tutti, ma...
Il Labrador Retriver è un cane adatto a tutti, a patto che si rispettino delle regole fondamentali:
  • Educare il Labrador fin da cucciolo, in modo che sappia ciò che può e non può fare. Senza una buona educazione vi ritroverete un cane disubbidiente che, con la sua energia e la sua vitalità vi creerà grossi problemi.
  • Una volta superati i 15 mesi circa, portarlo almeno una volta al giorno a fare una passeggiata (a meno che non disponiate di un grande giardino). Si tratta di cani che amano il movimento; le passeggiate li aiutano a mantenere il benessere fisico e mentale.
  • Passare del tempo con lui. Se siete assenti dalla mattina alla sera, il Labrador non è il cane che fa per voi. Lasciarli per qualche ora da soli va bene, ma hanno bisogno di affetto e di momenti di gioco per poter stare bene a casa vostra.

L'acquisto di un cucciolo
Se siete interessati all'acquisto di un cucciolo di Labrador, consigliamo vivamente di rivolgervi ad allevamenti autorizzati e di assicurarvi che i cani siano tenuti in condizioni igieniche eccellenti e che l’allevatore sia competente e affidabile. Una volta individuato l’allevamento, è necessario accertarsi che insieme al cane vi vengano consegnati questi documenti:
  • Pedigree: per essere sicuri che il cane sia di razza Labrador Retriver pura.
  • Libretto sanitario: vi sono elencati gli interventi sanitari fatti al cane; controllate che ci siano almeno due vaccinazioni (se il cucciolo non ha ancora un anno), la sverminazione e il microchip; controllate anche se il cane abbia superato i 60 giorni di vita.
  • Certificato di proprietà e passaggio di proprietà: attestano l’iscrizione del cane all’anagrafe canina e il fatto che il cane diventa vostro.
  • Certificato di buona salute: attesta che il vostro Labrador non ha problemi di salute, dopo una visita veterinaria; se questo non vi viene consegnato, informate l’allevatore che porterete il cane da un veterinario e se non fosse in buona salute glielo riconsegnerete.

Dovete essere consapevoli che si tratta di una delle razze più richieste sul mercato e dunque il prezzo del Labrador è piuttosto elevato (indicativamente tra 800€ e i 1600€).



Altri consigli sui Labrador
Se siete arrivati a leggere fin qui significa che siete veramente interessati all’acquisto di un Labrador. Se deciderete di compiere questo passo, tenete in considerazione questi altri consigli specifici sulla razza Labrador:
  • L’aumento ideale di peso per un cucciolo di Labrador è di circa 1 kg/settimana. Monitorate dunque che la crescita sia corretta.
  • Non affaticate troppo le articolazioni del cucciolo con salti, scale o lunghe passeggiate. Per queste cose avrà tempo una volta raggiunta l’età adulta.
  • I Labrador sono cani che tendono ad ingrassare facilmente e sono allo stesso tempo molto ingordi. Limitate quindi la loro alimentazione ai soliti pasti giornalieri senza eccezioni. Dategli un pezzettino di wurstel o un bocconcino per cani solo se dovete insegnargli qualcosa.
  • Spazzolate il pelo del Labrador una volta a settimana per rimuovere i peli morti.
  • Lavate il vostro Labrador poco frequentemente (una volta ogni quattro mesi è sufficiente), per non rovinare il suo mantello. Utilizzate uno shampoo per cani delicato oppure portatelo in un centro di toelettatura.

11 aprile 2016

La riproduzione dei diamanti mandarino

L’accoppiamento, la nascita e la crescita dei cuccioli sono tra gli aspetti più affascinanti degli animali e se volete assistere a tutto ciò a casa vostra, il diamante mandarino è l’animale che fa al caso vostro. Infatti, leggendo questo articolo, potrete facilmente capire come far riprodurre i diamantini ed applicare i nostri consigli a casa vostra. Prima però è necessario che abbiate le conoscenze necessarie per allevare questi fantastici uccelli, per cui vi invitiamo a leggere Come allevare diamanti mandarino - Le basi, se non lo avete già fatto.
I diamanti mandarino si riproducono tutto l’anno, tuttavia le stagioni in cui potrete avere più successo sono la primavera e l’autunno in cui il clima non è né troppo caldo né troppo freddo (specialmente se tenete la gabbia all’aperto).

Come distinguere un diamantino maschio o femmina
Come nella maggior parte delle specie animale, anche nei diamanti mandarino i maschi devono conquistare le femmine grazie al loro aspetto. Questo è il motivo per cui i maschi si riconoscono dalle guance colorate, il petto striato, i fianchi che presentano dei pallini bianchi e il becco rosso. Le femmine, invece, hanno il piumaggio di un colore uniforme, hanno solo una striscia nera sotto entrambi gli occhi e il becco è arancione. Questi sono i tratti che caratterizzano le mutazioni più comuni; esistono infatti numerose eccezioni, che sono però abbastanza rare. È necessario prestare particolare attenzione ai diamantini con mutazione bianca (a volte chiamata impropriamente albina). Questi esemplari presentano un piumaggio totalmente bianco (senza nemmeno la striscia nera sotto gli occhi), in quanto non si manifesta alcuna melanina. Per cui non è facile distinguere i due sessi; un modo per farlo è osservare il colore del becco. Quindi diffidate di chi vi vende un diamante mandarino completamente bianco come femmina, dicendo “se è bianco è sicuramente femmina”.


Quando far accoppiare i diamantini
L’età migliore per far riprodurre i diamanti mandarino è di almeno nove mesi, anche se sarebbe meglio aspettare l’anno di vita. Infatti i nostri amici devono avere la giusta robustezza per affrontare il periodo d’accoppiamento, impegnativo e delicato. È opportuno evitare riproduzioni precoci che potrebbero dare vita a pulcini deboli o con problemi fisici. Inoltre vi consigliamo di aspettare una o due settimane da quando avete messo la coppia di diamanti mandarino nella gabbia, così gli uccellini hanno il tempo di ambientarsi e di sviluppare il giusto affiatamento.

Il nido
Potete trovare il nido adatto ai diamantini in tutti i negozi per animali e nei grandi supermercati. Dovete scegliere tra due tipologie di nido: i nidi detti a pera e i nidi a cassetta. I nidi a pera sono la tipologia più amata dai diamanti mandarino, quindi avrete una maggior probabilità di riproduzione. Tuttavia, essi presentano degli svantaggi, quali la scomodità di pulizia e di monitoraggio per voi e il ridotto spazio per gli uccelli. I nidi a cassetta, invece, sono più spaziosi e hanno un coperchio che facilita il monitoraggio e la pulizia del nido, ma sono meno preferiti dai diamantini. Posizionate il nido in un punto in alto della gabbia e lasciatelo così com’è per uno o due giorni, cioè il tempo necessario perché i nostri amici capiscano la sua funzione e inizino a pensare a come imbottirlo. A questo punto potete aggiungere il materiale necessario a costruire il nido che è costituito da fili di juta e cotone e può essere acquistato in tutti i negozi per animali. Attaccate alle sbarre della gabbia il contenitore del materiale, così il maschio comincerà la costruzione del nido, andando avanti e indietro senza sosta, finché il lavoro non sarà completato. Alla fine il nido si presenterà imbottito del morbido materiale, adatto ad accogliere le uova.

La riproduzione
Quando saranno pronti, i diamanti mandarino procederanno con l’accoppiamento e dopo poco tempo la femmina deporrà il primo uovo. Le uova vengono deposte con una frequenza di circa uno al giorno e si può avere un numero di uova che varia da 2 a 8. Sia il maschio che la femmina iniziano a covare generalmente dopo la deposizione del terzo uovo. A questo punto è importante rimuovere il materiale di costruzione del nido rimasto in eccesso, per evitare che il maschio continui a riempire il nido, sotterrando così le uova. D’ora in poi dovete inoltre lasciare il pastoncino all’uovo sempre disponibile ai diamantini, in quanto hanno bisogno di energie e di proteine per superare questa faticosa fase. Il pastoncino sarà anche l’alimento di base dei pulcini, soprattutto nei primi giorni di vita. Il periodo di cova dei diamanti mandarino dura 15-20 giorni, al termine del quale le uova si schiuderanno (non necessariamente tutte) e nasceranno i cosiddetti pulli, i quali verranno tenuti al caldo e nutriti dai genitori. Sentirete, sempre più chiaramente, i versi dei nuovi nati, che cercano in ogni modo di attirare l’attenzione della mamma e del papà per ricevere il cibo. I pulli hanno inizialmente una peluria molto rada, che si trasformerà in un piumaggio completo in 20-30 giorni, dopodiché i piccoli diamantini cominceranno a uscire dal nido. Ora è importante osservare e capire quando i piccoli diventano capaci di mangiare da soli; nel momento in cui si è sicuri di questo fatto, devono essere separati dai genitori, altrimenti cominceranno a scacciarli e ad aggredirli, perché desiderano cominciare una nuova riproduzione.

La riproduzione dei diamantini in voliera
Se i vostri diamantini vivono in una voliera e non in una gabbia, potete comunque farli riprodurre, seguendo questi consigli. Il numero dei nidi deve essere circa il doppio delle coppie presenti nella voliera, in modo tale che ciascuna coppia scelga quello che preferisce. I nidi vanno posizionati nella parte alta della voliera ed è necessario fornirgli il materiale e il pastoncino, come per la riproduzione in gabbia. Ovviamente la quantità sarà maggiore, proporzionalmente al numero di coppie. La riproduzione in voliera dei diamanti mandarino ha il grande vantaggio di avere più probabilità di avvenire, essendo presenti più coppie. Lo svantaggio è uno stress maggiore per i genitori, che, oltre a pensare alla cova e alla cura dei pulcini, hanno il dovere di difendere il nido dagli altri uccelli (vedrete sempre uno dei due genitori di guardia fuori dal nido, pronto a scacciare chiunque si avvicini).

Durante tutto il periodo della riproduzione, soprattutto durante la cova, è fondamentale lasciare il più possibile tranquilli i diamantini, limitandosi a fare le operazioni basilari, quali cambiare l’acqua, mettere il cibo e fare la pulizia. Fate attenzione e siate il meno invasivi possibile, in quanto la presenza di disturbi può indurre la coppia ad abbandonare le uova.
Attenzione! La riproduzione comporta uno sforzo elevato per i diamantini, quindi meglio evitare di farli riprodurre più di 3-4 volte all'anno, per mantenerli in buona salute.

2 aprile 2016

Come allevare un cincillà - Le basi

Affetto, docilità e compagnia! Se sono queste le cose che cercate in un animale per la vostra casa, il nostro consiglio è di buttarsi sul cincillà. Questo roditore di origine sudamericana era in passato cacciato per la sua pelliccia. Oggi è diventato un amatissimo animale domestico, non eccessivamente impegnativo da allevare e totalmente inodore. La vita media di un cincillà è intorno ai 15 anni, per cui, se accudito in maniera corretta, potrete avere un simpatico coinquilino per molto tempo. Leggendo questo articolo acquisirete le conoscenze adeguate su come allevare un cincillà a casa vostra.

Dove acquistarlo
I cincillà si trovano in molti negozi di animali, soprattutto quelli specializzati in roditori. Tuttavia, qui i prezzi sono molto alti (da 120 a 200 € per un grigio standard) ed è probabile che non siano tenuti bene; quindi potremmo avere a che fare con cincillà diffidenti dall’uomo oppure con problemi di salute. Il nostro consiglio è quello di acquistarli da privati, dove potrete trovare cincillà più docili e affettuosi, a metà prezzo. Un’alternativa è quella di contattare agenzie di adozione (ad esempio visitate il sito dell’Oipa Italia Onlus).

La gabbia
La gabbia per cincillà deve essere molto spaziosa, il più grande possibile. Questi roditori amano saltare e arrampicarsi, quindi la gabbia deve essere sviluppata in altezza e prevedere la presenza di più piani distanziati di 30-40 cm. Le minime dimensioni della gabbia per un singolo cincillà sono 90 x 50 per la base e 100 cm per l’altezza. Nonostante i cincillà sarebbero in grado di passare da un piano all’altro saltando o arrampicandosi, è comunque consigliato aggiungere scale, tubi, scivoli o ponti di collegamento, per evitare brutte cadute e infortuni. Il fondo deve essere ricoperto da materiale assorbente e naturale, ad esempio si consiglia tutolo di mais, pellet in legno per animali o pellet in paglia. Assolutamente da evitare la sabbia per la lettiera per gatti, infatti la polvere liberata è dannosa per le vie respiratorie dei vostri roditori. Attenzione: sul fondo non ci devono essere griglie metalliche, perché i cincillà rischiano di incastrare le zampine. L’interno della gabbia per un singolo esemplare deve contenere: un portafieno, un beverino (a goccia o a spillo), una ciotola per il cibo, una casetta e una ruota. Vi consigliamo di comprare una ciotola del cibo che possa essere fissata alle sbarre, altrimenti si rischia che il cincillà rovesci il cibo continuamente. La casetta sarà il rifugio del nostro amico e, quindi, meglio posizionarla in un posto riparato e sicuro. Invece la ruota è importante per l’esercizio fisico e lo svago del cincillà; attenzione a non comprarne una a sbarre (le zampine possono incastrarsi anche qui). Se lo desiderate, potete aggiungere amache, tane e altri nascondigli, ma non fatevi prendere troppo la mano, poiché al cincillà serve uno spazio libero ampio per muoversi. Dato che i cincillà amano rosicchiare ogni cosa che trovano, tutti gli elementi interni della gabbia devono essere fatti di materiali che non lo permettano. Infatti dovete evitare che i cincillà ingeriscano sostanze tossiche e anche che gli oggetti si deteriorino. Sconsigliati dunque il legno e la plastica leggera.

Dove mettere la gabbia
La gabbia del cincillà deve essere posizionata in un ambiente tranquillo della casa, lontano da correnti d’aria e non esposto alla luce diretta del sole. Questi piccoli roditori stanno bene ad una temperatura intorno a 20 °C e in condizioni di bassa umidità. Non mettete la gabbia in camera da letto, perché i cincillà sono animali prevalentemente notturni e il sogno di avere un affettuoso animale da compagnia, si trasformerà in un incubo.

L’alimentazione
Il cincillà è un animale erbivoro, per cui la sua dieta deve essere ricca di fibre e povera di grassi. L’alimentazione dei cincillà ha come base il fieno, che si acquista in qualsiasi negozio per animali e bisogna assicurarsi che sia verde, non sia ricoperto da polvere, sia profumato e privo di muffe. Dovrete far in modo che il cincillà abbia disponibile il fieno 24 ore su 24. Inoltre ogni giorno è necessario fornirgli dei pellet appositi per cincillà, che devono avere un contenuto di fibre almeno del 20%. Consigliamo di leggere attentamente gli ingredienti elencati sulla confezione e verificare che non contengano cereali, semi o frutta secca. Per un cincillà sono sufficienti due cucchiai al giorno di pellet, per garantire il giusto apporto di fibre, proteine, vitamine e sali minerali. Se poi volete viziare il vostro amico, potrete offrigli un pezzettino di verdura o frutta, ma non più di 1 o 2 volte la settimana, dato l’alto contenuto di acqua e zuccheri. Frutta e verdura devono essere sempre lavate, asciugate e mai fredde di frigorifero; consigliamo di dare al cincillà carote, finocchi, radicchio, mele, pere e albicocche.

…e poi?
Prendersi cura di un cincillà richiede un piccolo impegno quotidiano. Infatti ogni giorno dovrete pulire il beverino e cambiare l’acqua, riempire il portafieno e la ciotola con due cucchiai di pellet. È anche utile lasciare a disposizione del cincillà una pietra porosa o dei legnetti (o entrambi) che i cincillà usano per limarsi i denti e sfogare la voglia di rosicchiare qualsiasi cosa. Dovete evitare di dare legnetti provenienti da alberi trattati con pesticidi o tossici per i cincillà; si suggeriscono ad esempio legni di salice, pioppo, betulla, nocciolo e melo. Il consiglio è di fare queste operazioni alla sera, in modo che di notte il cincillà abbia tutto il cibo a sua disposizione.
Il cincillà non deve mai essere bagnato, perché sul pelo potrebbero formarsi muffe oppure l’animale potrebbe ammalarsi. La pulizia, quindi, deve essere a secco: una volta ogni due giorni (anche se sarebbe meglio tutti i giorni) il cincillà dovrà fare dei bagni di sabbia. Nei negozi per animali potrete acquistare la sabbia apposita per il bagno, la quale dovrà essere versata in una vaschetta e posta nella gabbia. Lasciate che il cincillà si rotoli all’interno di essa per 10-15 minuti e poi toglietela, di modo che verranno eliminati i grassi accumulati sulla pelliccia. La stessa sabbia può essere utilizzata per 7-10 giorni dopodiché deve essere cambiata.
Una pulizia quotidiana dei piani e del fondo dagli escrementi gioverà sia alla salute dei vostri cincillà che all’estetica della gabbia; una volta a settimana è necessaria una pulizia generale: cambiate il materiale di fondo, pulite e disinfettate i ripiani e le parti sporche della gabbia.

Come comportarsi con il cincillà
Per il benessere fisico del vostro cincillà, per farlo divertire e per divertire anche voi, fatelo uscire dalla gabbia per 1 o 2 ore al giorno; sarebbe meglio la sera, quando è più attivo. La stanza in cui lo lasciate libero deve essere priva di pericoli e nascondigli e dovrete sorvegliarlo sempre per evitare che si metta nei guai o che decida di rosicchiare qualcosa come mobili, muri o cavi elettrici.
Il carattere dei cincillà varia da esemplare a esemplare, così com’è tra noi umani, quindi ci sono quelli più dolci e affettuosi, che amano farsi accarezzare e coccolare, e quelli più riservati. Vi consigliamo di abituarli al contatto con voi fin da piccoli, così potrete rimuovere le paure e le diffidenze. Tuttavia non cercate troppo la loro attenzione, lasciateli in pace se lo desiderano e rispettate la loro volontà e il loro carattere.


Quando si entra in contatto con un cincillà domestico, occorre essere delicati e discreti, in quanto sono animali che si spaventano facilmente. Per cui è assolutamente inopportuno fargli qualunque tipo di dispetto, come tirargli la coda, le orecchie o il pelo. Se date al cincillà affetto, dolcezza e rispetto, con pazienza sarete ricambiati.

30 marzo 2016

Come allevare diamanti mandarino - Le basi

Se state cercando un animale che vi faccia compagnia e, al tempo stesso, sia facile pendersene cura e non vi comporti un impegno eccessivo, allora il diamante mandarino, anche detto diamantino, fa al caso vostro. Sono gli uccellini da allevamento più diffusi e sono molto consigliati per chi è agli inizi. In questo articolo vi proponiamo una guida basilare, in cui potrete trovare tutto il necessario su come allevare i diamantini.

Dove acquistarli
I diamanti mandarino possono essere acquistati in qualsiasi negozio di animali. I prezzi variano dai 5 ai 15 € per singolo uccello, tuttavia è conveniente comprare una coppia di diamantini, sia perché a loro piace avere compagnia sia per ottenere un prezzo agevolato. Consigliamo di informarsi se si tengono eventuali fiere di uccelli nei vostri dintorni; infatti qui i prezzi sono più bassi ed avrete una scelta maggiore. Al momento dell’acquisto i diamantini vi verranno consegnati in piccoli contenitori di cartone, che sono sufficienti per il solo trasporto. Per questo preoccupatevi di comprare anche la gabbia se non ne avete una a casa già pronta ad accogliere i nuovi arrivati. Sicuramente saranno spaesati ed impauriti non appena entrati nella loro nuova casa, ma ci vorrà poco tempo affinché si ambientino.

La gabbia
La gabbia dei diamanti mandarino è un aspetto fondamentale per il loro benessere, per cui seguite i nostri consigli e non sbaglierete. Assicuratevi che la gabbia abbia una pianta rettangolare e sia sviluppata più in lunghezza che in altezza. Ovviamente più è grande, meglio è! La lunghezza minima di una gabbia per una coppia di diamantini è intorno ai 60 cm. È preferibile un fondo estraibile, così vi agevolerà le operazioni di pulizia. Sono tre gli elementi che non possono mancare all’interno della gabbia: i posatoi, le mangiatoie e i beverini. Per una coppia, in una gabbia di dimensioni minime, sono sufficienti 2-3 posatoi, 2 mangiatoie e 1 beverino. Il fondo deve essere ricoperto e per farlo avete a disposizione diverse soluzioni, tra cui grit marino, tutolo di mais, trucioli di legno di faggio e carta. Il grit marino è un composto di gusci d’ostrica frantumati, ottimi per la dieta dei diamantini. Alcuni lo sconsigliano perché gli uccelli potrebbero ingerire granelli contaminati dalle loro feci; personalmente noi non abbiamo mai avuto problemi. Il tutolo di mais e i trucioli di legno di faggio sono anch’essi eccellenti materiali di fondo. Sconsigliata la carta, soprattutto quella di giornale, perché contiene inchiostro che è nocivo per gli uccelli che la ingeriscono.

Dove mettere la gabbia
I diamanti mandarino sono uccelli molto resistenti, per cui la gabbia può essere posta sia in casa che all’esterno. Si consiglia un ambiente tranquillo e luminoso, con una temperatura compresa tra i 5 e 30 °C. Se scegliete di mettere la gabbia all’esterno, assicuratevi che sia riparata da correnti, vento e spifferi. Evitate di lasciarla sotto il sole per troppo tempo. Attenzione anche agli sbalzi di temperatura che sono molto pericolosi per i nostri amici, quindi è meglio non spostare la gabbia da dentro a fuori (o viceversa) quando le temperature sono molto differenti.

L’alimentazione
L’alimento di base nella dieta dei diamantini è un misto per uccelli esotici di piccola taglia, che troverete in tutti i negozi per animali o nei supermercati. All’interno ci sono semi di diversa natura che devono essere versati nelle mangiatoie. Oltre a questo mangime, i diamanti mandarino non possono fare a meno dell’osso di seppia, utile sia come fonte di calcio che per limare il becco. Inoltre in una vaschetta dovrete mettere del grit marino (se non utilizzato come materiale di fondo), perché favorisce la digestione ed è anch’esso ricco di calcio.  Con moderazione (circa una volta a settimana) si possono offrire spighe di panico, di cui sono molto ghiotti, e un pastoncino all’uovo da porre in un’altra vaschetta. In particolare, il pastoncino è indicato nei periodi dell’anno più freddi, nei quali consigliamo di darglielo con più frequenza, così da fornire il giusto apporto energetico e proteico. Due volte alla settimana, l’alimentazione dei diamantini può essere integrata con frutta e verdura, sempre lavata e asciugata e mai fredda di frigorifero; ad esempio vanno benissimo mele, mandarini, insalata, carote e zucchine, mentre sono da evitare avocado e prezzemolo, perché tossici per i nostri uccellini.

…e poi?
L’allevamento dei diamanti mandarino non richiede molto tempo, infatti ogni giorno dovrete fare solo poche cose: pulire il beverino e cambiare l’acqua, controllare se le mangiatoie contengono abbastanza cibo e riempirle se necessario. I diamantini sgusciano i semi per mangiare l’interno; i gusci cadono nella mangiatoia coprendo i semi non ancora sgusciati. Consiglio: estraete le mangiatoie e soffiate sulla superficie per rimuovere i gusci.
Una cosa che i diamantini adorano è fare il bagno; ogni tanto mettete a loro disposizione una vaschetta d’acqua a temperatura ambiente, specialmente nei periodi più caldi. È utile a loro sia per rinfrescarsi che per pulirsi e molto divertente per noi!
La pulizia della gabbia deve essere fatta una volta a settimana. È necessario svuotare, pulire e riempire di nuovo il contenitore di fondo e pulire posatoi, mangiatoie e il beverino (quest’ultimo andrebbe anche disinfettato).



I diamanti mandarino se sono in salute sono vivaci, sempre in movimento ed emettono versi. Se stanno fermi sul fondo della gabbia, sono assonnati, faticano a mangiare o hanno il piumaggio sempre arruffato, significa che qualcosa non va ed è necessario contattare il veterinario.
Una volta che i diamantini sono sistemati ed hanno tutto il necessario, potrete iniziare a pensare di farli riprodurre. Se volete sapere come fare, leggete il nostro articolo La riproduzione dei diamanti mandarino!